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Riace

L’Associazione, dopo aver letto il provvedimento con cui il Ministero degli Interni ha provveduto alla revoca delle risorse assegnate al Comune di Riace per la gestione di un progetto SPRAR di accoglienza dei rifugiati, ha deciso di intervenire a sostegno del ricorso presentato dal Comune dinanzi al Tar Calabria per chiedere l’annullamento dell’atto del Ministero.
Il provvedimento di revoca dei contributi rappresenta infatti un caso paradigmatico di mancato rispetto delle regole proprie dello Stato di diritto per realizzare obiettivi politici di parte.
Dopo avere creato rilevanti difficoltà al Comune ritardando ingiustificatamente il versamento dei rimborsi ad esso spettanti per l’attuazione dei suoi progetti di accoglienza e di integrazione, il Ministero ha preteso di fondare su alcune asserite irregolarità formali – peraltro negate dal Comune – la decisione radicale di privarlo dei fondi statali diretti a sostenere e a rendere possibili quei progetti.
La evidente sproporzione tra le violazioni contestate e l’entità della “sanzione” comminata giustifica il sospetto che lo scopo perseguito dal provvedimento di revoca non sia in realtà di garantire il rispetto delle regole sui programmi di accoglienza dei rifugiati ma piuttosto di rendere impossibile la prosecuzione di un progetto che, anche per la risonanza mediatica acquisita a livello internazionale, era divenuto un simbolo delle politiche di integrazione notoriamente contrastate dall’attuale Ministro dell’Interno.
A prescindere da qualsiasi valutazione di ordine politico, è comunque l’illegittimità del provvedimento – che appare tra l’altro in contrasto con i canoni generali di ragionevolezza e proporzionalità dell’azione amministrativa e basato su un’istruttoria carente, contraddittoria e superficiale – a giustificare l’iniziativa dell’associazione e la sua adesione alla richiesta di annullamento proposta dal Comune di Riace.
Finalità politiche non apprezzabili – lo smantellamento di un sistema di accoglienza che stava dando ottimi risultati anche sul piano della rivitalizzazione di un territorio da tempo depresso – sono state strumentalmente perseguite con un provvedimento non conforme alle regole del nostro sistema giuridico. Coerentemente con il suo statuto, ITALIASTATODIDIRITTO ha ritenuto di dover intervenire per contribuire alla difesa di quelle regole e per contrastare quelle finalità.
La domanda cautelare di sospensione del provvedimento si discuterà il prossimo 23 gennaio.

Riace: il Comune e ITALIASTATODIDIRITTO vincono.
Il Tar annulla gli atti del Ministero Interni

Sentenza del Tar Calabria 


Annullata la revoca dei rimborsi decisa dal Viminale nei confronti del Comune di Riace